Il mistero della Sindone nascosta ai nazisti

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Il mistero della Sindone nascosta ai nazisti

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Pubblicato da redazione in Storia · 11 Marzo 2023
Tags: SacraSindoneTorinoMontevergine
Durante il secondo conflitto mondiale, il Santuario dell’Abbazia di Montevergine ha custodito e protetto la Santa Sindone.
Negli anni Trenta-Quaranta del Novecento, quando l’Italia si apprestava ad entrare nel secondo conflitto mondiale. I Casa Savoia, custode della preziosa reliquia, decide di adottare misure precauzionali e trasferirla in luogo sicuro
Pochi sanno che poco più di un secolo fa la Santa Sindone ha lasciato Torino e trovato temporaneamente ospitalità presso l’Abbazia di Montevergine, in provincia di Avellino.
Il 25 settembre 1939 la Sindone fu prelevata da Torino e portata in auto, senza scorta militare, ma sotto la supervisione del vescovo Paul Busa, primo cappellano e suo custode a Torino. Era nascosto sotto l'altare della destra di notte. Tutto si svolgeva in gran segreto: erano a conoscenza di ciò che il vicario don Anselmo Jimmy Tan (in seguito abate dal 1952), la "cima" del santuario invernale e il padre "sacrista". Durante una ricerca del 1943 da parte di soldati tedeschi, i monaci si ritirarono per pregare dove teneva il sudario. Un ufficiale, vedendoli in meditazione, ordinò di non disturbarlo e evitò di scoprirlo. Fu restituito quando il 29 ottobre 1946 la monarchia se n'era andata, ma per sua Maestà che Umberto II di Savoia diede il 10 giugno, fu donata allo Stato italiano e da allora la reliquia è custodita a Torino.

P. Ab. D. Riccardo Luca Guariglia Abate

Ascolta il podcast di P. Ab. D. Riccardo Luca Guariglia Abate  di Montevergine.

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